Vedo questa generazione. Vedo questo potente mezzo di comunicazione. Vedo, però, un popolo di persone molto fragili, non ancora pronte per internet, che ne vengono assorbite. E vedo milioni di donne e uomini soli, che resteranno tali solo perchè hanno amici sul web. Vedo una scialuppa di salvataggio, talvolta anche per me, ma pericolosa, come droga intellettuale. Si smette di uscire. Gaber diceva: c'è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza..
i linea c'hanno ragione, ma io che di amici su myspace ne ho 3000 che cosa devo fare? spararmi?? e i linea che ce n'hanno 26000, di amici su myspace, che cosa devono fare???
@liberoRensieroRoberto La cosa che mi fa paura è questa contrapposizione tra il reale fatta di lavoro routine che non lascia tempo per uscire e la rete che non dorme mai.
@Cannibal Kid Fai che ti godi i tuoi amici com'è giusto che sia, i linea come tanti gruppi hanno trovato su myspace la loro pubblicità a sbafo ^^.
Io in quella frase vedo un monito da prendere in seria considerazione, anche perché nascondersi nella rete è maledettamente semplice e a volte appagante.Pillola rossa e pillola blu :-)
Esatto. Pillola rossa o pillola blu. E poca possibilità di scegliere un semplice bicchier d'acqua ed una bovvata d'aria.
Io cerco di fare attenzione, in ogni caso ho internet a casa solo da 1 anno, e per il resto ho vissuto la strada. So quanto fa male sbuciarsi il ginocchio sull'asfalto, e sudare come un dannato dopo una partita di calci osotto il sole, o quant'è bello passeggiare la sera. Ma i ragazzi di oggi.. come fanno???
Non lo so come fanno i nuovi "arrivati" a gestire la propria immagine nella rete.Non voglio mettermi li e indicare le nuove leve come dei "coglioni" mi sembra di star sentire quei vecchi che se ne stanno spaparanzati e criticano tutto e tutti. Io so solamente che nel mio caso sono nato con la tastiera in mano (commodore 64 su tutti :-) e ho visto nascere queste tecnologie che vanno ad una velocità troppo frenetica per essere assimilate in maniera "funzionale" da noi comuni mortali.
Io per adesso me ne sto alla finestra e osservo l'evolversi del tutto, ti consiglio di dare una letta a Psicocafe nel mio blogroll, proprio in questi giorni stanno facendo una bella disamina su facebook. Io il mio tempo adesso lo passo su questo blog cercando di dargli da mangiare altrimenti mi muore di fame :-) per il resto che dirti roby chi vivrà vedrà. Nel frattempo ti pimpo nel mio blogroll
Io vedo una strada troppo semplice per tutte quelle persone che hanno difficoltà a rapportarsi con la gente. gli amici virtuali non possono essere presenti per asciugarti le lacrime o abbracciarti per evitare che spacchi la faccia a qualcuno, o per spaccarla a te quando necessario. non possono vedere il vero io della quotidianità. su web tutti possiamo essere solo i nostri lati buoni...
questo mondo è speciale, ma pur sempre incompleto. da la possibilità di ampliare le conoscenze, di scambiare commenti e pensieri, ma la sera il Jack al bar stretta a mio fratello, con il mio uomo accanto, con i baci delle mie amiche, la fisicità dei contatti...e tutta un altra cosa!
io sono cresciuta per strada, facendo cazzate, crescendo a contatto di persone belle e non, prendendo facciate...
non si può crescere davanti ad uno schermo, non si può far finta che la realtà non esista.
spero di poter insegnare ai miei figli, se ne avrò, ad apprezzare la vita fuori, ad amarla.
Ti quoto su tutta la linea Kat facendo una piccola considerazione tutta mia. Riguarda il concetto dell'essere se stessi; l'"anonimato" da la possibilità a chi ogni giorno mette su una maschera per paura, rabbia o semplice ipocrisia di togliersi il make up e di mostrarsi per quello che è veramente. Ci si può costruire questo è vero (azz io ancora devo finire Calliope^^, ma di rimando ci si può anche sentire per almeno 30 minuti al giorno liberi...)
Ps- Anche al pensatore piace il contatto fisico cya honey.
DoS, scritto con la maiuscola al primo e terzo posto, è la sigla di denial of service, letteralmente negazione del servizio. In questo tipo di attacco si cerca di portare il funzionamento di un sistema informatico che fornisce un servizio, ad esempio un sito web, al limite delle prestazioni, lavorando su uno dei parametri d'ingresso, fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio.
Fonte Wikipedia
Pensierino del Giorno.
"é il Signore che vi manda da noi!!!". "no, passavamo di qua per caso!"
10 commenti:
Vedo questa generazione.
Vedo questo potente mezzo di comunicazione.
Vedo, però, un popolo di persone molto fragili, non ancora pronte per internet, che ne vengono assorbite.
E vedo milioni di donne e uomini soli, che resteranno tali solo perchè hanno amici sul web.
Vedo una scialuppa di salvataggio, talvolta anche per me, ma pericolosa, come droga intellettuale.
Si smette di uscire.
Gaber diceva: c'è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza..
i linea c'hanno ragione, ma io che di amici su myspace ne ho 3000 che cosa devo fare? spararmi??
e i linea che ce n'hanno 26000, di amici su myspace, che cosa devono fare???
@liberoRensieroRoberto
La cosa che mi fa paura è questa contrapposizione tra il reale fatta di lavoro routine che non lascia tempo per uscire e la rete che non dorme mai.
@Cannibal Kid
Fai che ti godi i tuoi amici com'è giusto che sia, i linea come tanti gruppi hanno trovato su myspace la loro pubblicità a sbafo ^^.
Io in quella frase vedo un monito da prendere in seria considerazione, anche perché nascondersi nella rete è maledettamente semplice e a volte appagante.Pillola rossa e pillola blu :-)
Esatto. Pillola rossa o pillola blu. E poca possibilità di scegliere un semplice bicchier d'acqua ed una bovvata d'aria.
Io cerco di fare attenzione, in ogni caso ho internet a casa solo da 1 anno, e per il resto ho vissuto la strada. So quanto fa male sbuciarsi il ginocchio sull'asfalto, e sudare come un dannato dopo una partita di calci osotto il sole, o quant'è bello passeggiare la sera.
Ma i ragazzi di oggi.. come fanno???
Non lo so come fanno i nuovi "arrivati" a gestire la propria immagine nella rete.Non voglio mettermi li e indicare le nuove leve come dei "coglioni" mi sembra di star sentire quei vecchi che se ne stanno spaparanzati e criticano tutto e tutti. Io so solamente che nel mio caso sono nato con la tastiera in mano (commodore 64 su tutti :-) e ho visto nascere queste tecnologie che vanno ad una velocità troppo frenetica per essere assimilate in maniera "funzionale" da noi comuni mortali.
Io per adesso me ne sto alla finestra e osservo l'evolversi del tutto, ti consiglio di dare una letta a Psicocafe nel mio blogroll, proprio in questi giorni stanno facendo una bella disamina su facebook. Io il mio tempo adesso lo passo su questo blog cercando di dargli da mangiare altrimenti mi muore di fame :-) per il resto che dirti roby chi vivrà vedrà. Nel frattempo ti pimpo nel mio blogroll
Stammi bene bello ciuazzz
ciao pensatore...
periodo difficile, questo post merita un commento che non tarderà ad arrivare, promesso!
intanto ti premio!!
see you
eccomi, come promesso.
Io vedo una strada troppo semplice per tutte quelle persone che hanno difficoltà a rapportarsi con la gente.
gli amici virtuali non possono essere presenti per asciugarti le lacrime o abbracciarti per evitare che spacchi la faccia a qualcuno, o per spaccarla a te quando necessario.
non possono vedere il vero io della quotidianità.
su web tutti possiamo essere solo i nostri lati buoni...
questo mondo è speciale, ma pur sempre incompleto. da la possibilità di ampliare le conoscenze, di scambiare commenti e pensieri, ma la sera il Jack al bar stretta a mio fratello, con il mio uomo accanto, con i baci delle mie amiche, la fisicità dei contatti...e tutta un altra cosa!
io sono cresciuta per strada, facendo cazzate, crescendo a contatto di persone belle e non, prendendo facciate...
non si può crescere davanti ad uno schermo, non si può far finta che la realtà non esista.
spero di poter insegnare ai miei figli, se ne avrò, ad apprezzare la vita fuori, ad amarla.
ma cosa puoi condividere se la tua vita è il web?
a kat piace ilcontatto fisico.
Ti quoto su tutta la linea Kat facendo una piccola considerazione tutta mia. Riguarda il concetto dell'essere se stessi; l'"anonimato" da la possibilità a chi ogni giorno mette su una maschera per paura, rabbia o semplice ipocrisia di togliersi il make up e di mostrarsi per quello che è veramente.
Ci si può costruire questo è vero (azz io ancora devo finire Calliope^^, ma di rimando ci si può anche sentire per almeno 30 minuti al giorno liberi...)
Ps- Anche al pensatore piace il contatto fisico cya honey.
hey!!
ma sei tu quello sotto il cappello?!
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