6 dicembre 2010

Silenzio...L'imputato si alzi in piedi.

Il tempo sembra essersi fermato per il pensatore, quel suo sguardo pronto a sfidare il mondo non è mutato di un frame durante questo lungo anno; sempre pronto a sbeffeggiare il mondo che lo circonda sempre pronto a prendersi in giro...
Ma le rete come la vita ha le sue regole e se non le rispetti devi essere pronto a pagare per questo.
Dopo tutto questo tempo sono poche le persone che ancora si ricordano di lui lo cercano ed ogni tanto lo passano a trovare, nel loro cuore sperano in una sentenza adeguata al reato; ma di questi tempi la legge ha un modo tutto suo di vedere le cose.
Ed ecco arrivare il silenzio che anticipa la venuta della fine, appena la porta che separa il giudice dal tribunale si sposta con fare reverenziale l'immagine magicamente rallenta dando l'impressione agli spettatori di trovarsi in una scena degna del miglior snyder. Sistemata la toga il giudice con fare consumato da un colpo ai fogli che tiene in mano e senza dare la minima attenzione al condannato inizia a leggere la condanna.

"Dopo aver visionato i login i post scritti e il rapporto scarso avuto con i suoi follower questa giuria dichiara ilthinker colpevole dei seguenti reati:

  • Aver fatto morire il blog con l'aggravante del mancato avviso.
  • Essere scomparso senza aver salutato nessuno.
Per questi reati la giuria dichiara l'imputato colpevole e lo costringe a postare per il prossimo anno a partire da adesso almeno un post al mese, ad essere più attivo con i suoi follower e a creare un account a scelta tra Facebook e Twitter"."L'udienza e tolta qualcosa da dichiarare signor thinker prima che il martello della giustizia cali sulla tua coscienza".

"Signor giudice mi ritengo colpevole su tutta la linea, faccio semplicemente notare che per quanto concerne la scelta tra facebook e twitter ho già optato per Twitter a dimostrazione della mia volontà nel ritornare in carreggiata il prima possibile."

1 settembre 2009

Wanted - Dead or live...


Se vedete quetso pupazzo in giro siete invitati a chiamare le forze dell'ordine... Non fatevi abbindolare dal suo carisma e soprattutto dal suo sguardo ipnotico...

31 marzo 2009

This LIFE...

19 marzo 2009

I'm BACK.



I'm back, and you're black, which is cool. I'm a big fan of black jesus. High five; don't leave me hanging.

Alla fine per la gioia di grandi e piccini il vostro DJ di fiducia è ritornato a trasmettere dalle frequenze di radio paranoia. Circa un mesetto fa annunciavo la mia assenza (per una settimana circa...) dovuta al classico recupero stamina. Invece il tempo, sonnacchioso e irriverente ha premuto il tasto forward 4x lasciando il pensatore in netta balia degli eventi, con un blog piangente perché necessitava, giustamente, di attenzioni e coccole.

Ma andiamo con ordine. La foto che vedete come apertura del mio post è una delle venti foto che faranno parte di una mostra fotografica di un mio amico; niente di trascendentale sia chiaro, il mio amichetto super Addiction per la fotografia si è sparato un bel corso di fotografia con la sua bella macchinina da un migliaio di euli e terminerà il suo percorso di crescita con una mostra. Indovinate chi è quel coglionazzo della foto?? Esatto è il vostro pensatore di quartiere, se non vado erro in quel momento stavo montando il curioso caso di Benjamin Button. Per quanto riguarda la citazione iniziale ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente nel momento stesso in cui le mie terga si sono posate sulla sedia per scrivere questo post; per chi ancora non ha capito di cosa si tratta vi dico che non è altro che la frase iniziale del quinto episodio di Californication quando il nostro amicone Hank Moody, sogna di essere in chiesa e si ritrova davanti un Gesù di colore...

In questo mesetto di assenza comunque sono successe parecchie cose cari i miei raminghi. Eluana ha lasciato quel corpo che per diciassette anni l'ha incatenata ad un mondo che oramai non le apparteneva più; insieme a lei se ne sono andati in rapida successione la mitica voce di Woody Allen Oreste Lionello e l'uomo che riusciva con i suoi articoli a rendere lo sport qualcosa di magico , il mitico Candido Cannavò.

In ambito cinematografico abbiamo visto la dipartita del "gigante buono" Benjamin Button a discapito di quel geniaccio di Danny Boyle che con il suo The millionaire (semplicemente sublime)ha fatto man bassa di premi alla notte degli oscar. Nel frattempo è uscito anche l' ultimo film di nonno Clint (definito da Sergio Leone come colui che ha solo due espressioni quella con il cappello e quella senza...) Gran Torino. Come sempre Eastwood riesce in maniera impeccabile a farci immergere nella periferia americana con un percorso di redenzione perpetrato da un vecchietto solo e con la lingua maledettamente tagliente; assolutamente da vedere. Taglio decisamente documentaristico per la mastodontica prova di Michey Rourke che in The Wrestler ci mostra senza filtro alcuno la ricerca di uomo che dopo venti anni di ribalta si ritrova a dover combattere con un corpo armai logoro una realtà che non gli appartiene; Anche questo da vedere.

Tra questi quattro film quello che mi ha personalmente deluso di più è Benjamin button. Primo perché alla fine dei conti si è dimostrato un hype con i contro fiocchi (tredici nomination non stanno ne in cielo ne in terra), secondo il veder sbriciolare una storia con un potenziale come questo fa veramente incazzare. Il perché mi ha fatto incazzare è semplice... la storia è poesia allo stato puro, paragonabile a mio avviso al desiderio recondito dell'uomo di poter volare. Il nostro amicone Fincher ha preso questo diamante tra le mani e lo ha contornato di bigiotteria fino a farlo scomparire. Con il passar dei minuti ti ritrovi con un Benjamin (Brad Pitt) maledettamente piatto come personaggio, che gira come un satellite attorno a tutta quella bigiotteria che incontra durante la sua vita. Alla fine ci si rende conto che gli attori, sprecati per la parte che fanno, sono stati scelti solamente per quei venti minuti in cui se ne stanno a casa ad amoreggiare in perfetto stile Vanity Fair. Quindi il film è una merda??? No, il prodotto che ci propone il regista non è malvagio solo che con quello che aveva tra le mani poteva fare molto ma molto di più.

E questo per il momento è tutto cari i miei argonauti, spero di trovare del tempo per seguire le vostre mirabolanti avventure, anche perché devo ammettere che mi manca quella oretta accademica di saltellamento tra Blog ^^.

9 febbraio 2009

Intervallo.

Questa settimana ragazzi non sarò molto presente. La causa sta nel fatto che domani parto e per un paio di giorni vado a tediare la vita ad un paio di amici. Mi ritrovo a corto di tempo e con la mia piccola "creatura" che piange perché necessita delle dovute attenzioni.

Eccomi qui a nutrire il blog e soprattutto a far soffermare i viandanti che per voglia o per sbaglio si ritrovano da queste parti. Vi lascio con qualcosa su cui riflettere un paio di minuti. Faccio questo perché la "fuori"... a volte si corre il rischio di DIMENTICARE e questo è una cosa che il pensatore non può permettere ;).



Pillole di Disinformazione.

DoS, scritto con la maiuscola al primo e terzo posto, è la sigla di denial of service, letteralmente negazione del servizio. In questo tipo di attacco si cerca di portare il funzionamento di un sistema informatico che fornisce un servizio, ad esempio un sito web, al limite delle prestazioni, lavorando su uno dei parametri d'ingresso, fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio. Fonte Wikipedia

Pensierino del Giorno.

"é il Signore che vi manda da noi!!!".
"no, passavamo di qua per caso!"

Tratto da "Lo chiamavano Trinità".

Premi.

Gentilmente omaggiato da Kat.

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Lettori fissi