“Mamma perché non posso ancora entrare nella stanza dei giochi di papà?...” oramai è da parecchi anni che Stefano ogni tanto rivolge la stessa domanda alla madre, ed essa con lo stessa espressione divertita e allo stesso tempo annoiata risponde sempre allo stesso modo “Non puoi perché primo sei ancora piccolino e secondo come ben sai papino è molto geloso dei sui giochi” “UFFA però... non sono più un bambino ho sette anni io....” e pur sapendo che non otterrà nessuna attenzione, il nostro Stefano sbuffa e se va in camera. I suoi genitori non lo sanno ma il nostro intrepido eroe, da giorni e giorni sta studiando un metodo per entrare in quella stanza che ha visto sempre chiusa... fortuna vuole che paparino la settimana prossima non ci sia e soprattutto che la mamma abbia ripreso a lavorare in ufficio, cosi il pomeriggio quando lei andrà al lavoro avrà due ore libere per poter entrare indisturbato nella stanza; anche perché gli ignari genitori non sanno che la curiosità di Stefano lo ha portato a prendere di nascosto le chiavi dal mazzone che il padre tiene in ufficio come riserva. Dovevate vedere la faccia di Stefano mentre provava le chiavi, un misto tra Diabolik e un ladruncolo da strada, si girava a destra e a sinistra con lo sguardo ogni cinque secondi come se il suo udito non fosse sufficiente per controllare la zona. Dopo giorni e giorni ad immaginare quello che si sarebbe trovato una volta aperta quella porta; appena il suono della macchina della mamma è diventato un sibilo in lontananza si scaglia a tutta velocità dalle scale per ritrovarsi in lampo davanti ad essa. Con fare tremolante ed incerto, consapevole delle sculacciate da prendere in caso di scoperta, mette la chiave dentro la toppa della porta ed appena spinge una strana luce lo inonda...
Cosa troverà il nostro piccolo eroe? lo scopriremo nella prossima puntata :-)
Ogni riferimento a fatti, cose e persone è puramente casuale...un semplice parto di questo pensatore che deve relegare i suoi flussi di pensieri su "carta".
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