27 marzo 2007

Serata strana.

Foto creata da Brokenpuppy

Hei Michi dove c***o stai andando??” “Dove vuoi che vada... a differenza vostra io domani mattina lavoro!!! mica come voi che state lì a non fare niente” mentre dico queste parole mi sto imbacuccando per bene, visto che di fuori la temperatura non accenna ad alzarsi malgrado sia Aprile inoltrato. Dopo molti anni di scorribande insieme ai miei amici, essi hanno imparato che quando mi metto il giubetto i giochi sono fatti e quindi non insistono nel farmi rimanere, anche se i loro sguardi sono ancora troppo eloquenti... “Mi dispiace ragazzi è l'una di notte e per quando vado a casa, mi metto sul letto e mi addormento, raggiungiamo un orario proibitivo.” Mi alza il bavero del giubetto e saluto i nottambuli con un gesto della mano, qualche saluto volante ed il clic del portone da il via alla mia camminata notturna. Appena mi immetto in strada la nebbia inizia a fare il suo sporco lavoro, insinuandosi in ogni pertugio delle mie giunzioni, con un sorriso beffardo mi godo questo momento di torpore e per festeggiare il ciò mi accendo l'ennesima sigaretta. Finito il primo sbuffo di sigaretta, mi rintano nel mio giubetto ed inizio ad incamminarmi verso casa conscio che la nebbia mi inzupperà per bene questa sera. Appena passato il primo incrocio mi sovvengo no in mente le parole di un mio amico, con il quale quest'oggi ho avuto una discussione interessante negli spogliatoi della palestra. Mi fa “Sai Miche'... la societa odierna ci vuole costringere ad essere dei Deus ex machina... e sai cosa rispondo alla società SUCA!!!!. Sono ancora troppo giovane per immettermi nella catena di montaggio, tra un paio di giorni mi faccio una vacanzina in qualche paese della Toscana ed il mio unico scopo sai qual'è?” Nel frattempo il sottoscritto si è piegato in due dalle risate a causa di quel “SUCA!!!” che è stato accompagnato da un gesto che da solo ha reso troppo l'idea; mi riprendo e con le lacrime agli occhi gli dico “No... non lo so dimmi sono tutto orecchi”.”Il mio unico scopo è farmi una bella bistecca e sorseggiarmi un buon bicchiere di chianti... Io la sera quando vado a letto, mi tocco con due dite la carotide conto i miei battiti ed essi rimangono stabili a 50 al minuto, non so se qualche avvocato o qualche cazzone si possa permettere di fare questa prova con la stessa tranquillità con la quale ogni sera la faccio io”. Mi risveglio appena in tempo da questo pensiero per prendere la decisione più importante che mi si para davanti ogni volta che ritorno a casa, cioè passare attraverso il parco risparmiando una decina di minuti, oppure aggirarlo passando sotto i porticati illuminati e soprattutto bagnandomi il minimo indispensabile. Alla fine opto per il parco, anche se devo dirla tutta la nebbia gli d'ha un aspetto a dir poco macabro. Attraverso il cancello come un fuoco fatuo e mi immetto nel vialetto a testa bassa, i lampioni sono situati ad una distanza tale da non aver bisogno di aguzzare la vista per trovare la strada. Arrivo alla fontana situata al centro del parco ed alzo la testa per vedere se la situazione è sotto controllo; nel fare questo un movimento fulmineo attira la mia attenzione, non riesco a focalizzare bene quello che vedo. Mi fermo per dieci secondi, in quel lasso di tempo l'unica cosa che faccio è mettere la mano nella tasca destra ed estrarre il pacchetto di sigarette. Accesa l'ennesima sigaretta mi rin cammino, questa volta con un passo meno veloce ma più guardingo. Appena passata la fontana una voce mi gela il sangue “Michele... Michele.... Michele...”, cazzo mi sto per cagare addosso, chiaramente in un microsecondo mi guardo intorno e com'è giusto che sia, a quest'ora della notte e soprattutto con questo tempo non c'è nessuno. “Michele... Michele.... Michele dai che mi conosci!!!, vieni a giocare con me!!!”.

E qui finisce la prima parte del racconto, ho in mente parecchie soluzioni per questo fraseggio, se qualcuno ha voglia di dirmi che stile vuole vedere applicato a questo racconto mi faccia sapere, tipo "voglio vedere Michele ucciso in una maniera indegna stile Saw..." oppure "Voglio vedere Michele cadere tra le braccia di una bella scrofa mannara" ecc ecc fatemi sapere... vedrò quello che posso fare per accontentarvi...

Detto questo cari i miei vampirelli, infingardi e raminghi vi saluto ciuazzz....

Ogni riferimento a fatti, cose e persone è puramente casuale...un semplice parto di questo pensatore che deve relegare i suoi flussi di pensieri su "carta".


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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Inizialmente, il film "300" avrebbe dovuto chiamarsi semplicemente "1" e avere come protagonista Chuck Norris. Il progetto è naufragato quando ci si è resi conto che Chuck Norris da solo era comunque troppo per l'esercito persiano e lo scontro sarebbe risultato poco realistico e dall'esito scontato.

Pillole di Disinformazione.

DoS, scritto con la maiuscola al primo e terzo posto, è la sigla di denial of service, letteralmente negazione del servizio. In questo tipo di attacco si cerca di portare il funzionamento di un sistema informatico che fornisce un servizio, ad esempio un sito web, al limite delle prestazioni, lavorando su uno dei parametri d'ingresso, fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio. Fonte Wikipedia

Pensierino del Giorno.

"é il Signore che vi manda da noi!!!".
"no, passavamo di qua per caso!"

Tratto da "Lo chiamavano Trinità".

Premi.

Gentilmente omaggiato da Kat.

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